L'asteroide dei paria - Galassia 161

14 ottobre 2022 L'asteroide dei paria - Galassia 161

L'asteroide dei paria - Galassia 161 -

Sinossi romanzo L'asteroide dei paria Galassia 161

Sinossi del romanzo L'asteroide dei paria Galassia 161
Titolo: L'asteroide dei paria
Autore: Charles Platt La copertina di L'asteroide dei paria - Galassia 161
Titolo originale: Garbage World
Pubblicazione originale: 1966
Serie:
Data pubblicazione: 01/03/1972
Collana: Galassia #161
Editore: Casa Editrice La Tribuna
Traduttore: Gabriele Tamburini
Copertina: Walter Mac Mazzieri
Numero pagine: 176
Isbn:



Charles Platt è un autore inglese pressoché sconosciuto in Italia, e il romanzo ,che presentiamo in questo numero di Galassia è la sua opera prima, la cui pubblicazione era stata iniziata sul numero 167 della benemerita e ormai sepolta New Worlds. Assiduo collaboratore di quest'ultima, come di tante altre riviste inglesi, in veste di autore di racconti e di articoli, Platt si è sempre mostrato in bilico fra le opposte tendenze, di una rottura totale con il passato e di una rassegnata accettazione di esso. Garbage World ne è un esempio quanto mai calzante. Dal compromesso fra due tendenze così diverse scaturisce infatti l'acuminata vena dissacratrice che attraversa l'intero romanzo; costruito per il resto secondo i canoni più classici della fantascienza. Lo spunto stesso di partenza, l'asteroide Kopra ricoperto (è ormai composto per la massima parte di immondizie scaricate dai vicini asteroidi residenziali), è un approccio polemico che si presta a diverse interpretazioni. Che si tratti comunque di una moderna allegoria del mondo della fantascienza americano o inglese, o di una denuncia dei pericoli dell'inquinamento, il discorso non cambia. Siamo ben lontani dalle trame cosmiche e dagli eroi galattici, e dalla loro falsa patina di nobiltà. Una storia che ha inizio fra i rifiuti e fra le persone che hanno scelto di abitarvi proprio in mezzo, futuri e laceri beatniks forse pronipoti di quelli moderni. Un'opera dunque fuori da certi schemi, ma che non si fa scrupolo di utilizzarne altri alfine di raccontare piacevolmente una storia d'amore e una diabolica vendetta del destino. Nel dipanarsi graduale della vicenda, poi, i personaggi sembrano acquistare maggiore peso e consistenza (e odore, aggiungiamo), trasformandosi alla fine in tipi psicologici la cui caratterizzazione un vero e proprio gioco di finezze. Dal patriarca barbuto e puzzolente della piccola comunità, il cui attaccamento al proprio 'tesoro' di rifiuti richiama un analogo attaccamento alla 'roba' di verghiana memoria, all'asettico e oltremodo civile Oliver, facile ma riluttante preda di una non tanto improbabile venere Koprana, l'adorabile Juliette. I memorabili approcci di Juliette trovano la loro giusta conclusione nell'ancor più memorabile scena d'amore nel fango della palude: bizzarro miscuglio, questa sempre più attraente Giulietta della spazzatura, di una Lady Chatterley ormai del tutto disinibita e di Raggio di Luna Mc Swine, domiciliata nella Dogpatch di Li'l Abner. Non resta che augurarci che Platt faccia seguire a questa altre sue opere: in verità ci pare uno scrittore poco profilico, ma con gli inglesi non si può mai sapere.



Contenuto del volume:

pag. 005 Introduzione di Vittorio Curtoni e Gianni Montanari
pag. 007 L'asteroide dei paria (Garbage World, 1966) di Charles Platt trad. Gabriele Tamburini (romanzo)