L'eternità e i mostri - Galassia 168

15 ottobre 2022 L'eternità e i mostri - Galassia 168

L'eternità e i mostri - Galassia 168 -

Sinossi raccolta L'eternità e i mostri Galassia 168

Sinossi della raccolta L'eternità e i mostri Galassia 168
Titolo: L'eternità e i mostri
Autore: Vittorio Catani La copertina di L'eternità e i mostri - Galassia 168
Titolo originale: L'eternità e i mostri
Pubblicazione originale: 1970
Serie:
Data pubblicazione: 15/06/1972
Collana: Galassia #168
Editore: Casa Editrice La Tribuna
Traduttore: Roberta Rambelli
Copertina: Antonio Atza
Numero pagine: 144
Isbn:



Con questo volume, Galassia compie un nuovo esperimento nella direzione degli autori italiani. Si tratta d'una sorta di antologia personale, composta da un romanzo breve e tre racconti; lavori che Catani ha ordinati e rivisti su nostro invito, ottenendo un risultato globale d'estremo interesse. Vittorio Catani, trentaduenne, appassionato da sempre di sf, è uno dei pochi autori italiani che abbia continuato a scrivere anche nei momenti di maggiore chiusura del mercato. Segno, questo, di un'indiscutibile vocazione letteraria, e della precisa volontà di portare avanti il proprio discorso. Pubblicato a varie riprese su Accademia, si presenta finalmente ai nostri lettori con un fascicolo tutto suo. Breve eternità felice di Vikkor Thalimon, il romanzo breve, è un lavoro di vasto respiro, in cui s'intrecciano diversi temi: la lotta dell'uomo con se stesso e con l'ambiente, la caccia ad un emblematico animale, l'incomprensibile civiltà aliena. Tutto ciò, ed altri motivi ancora che il lettore scoprirà da sé, si fonde in una narrazione compatta, animata a tratti da squarci di sperimentazione linguistica, ravvivata da intelligentissime citazioni di testi (purtroppo) inesistenti, Catani, pur riprendendo situazioni e tematiche già affrontate da altri autori, è riuscito a compierne un'elaborazione del tutto personale: e per il notevolissimo uso del linguaggio, e per la creazione d'un senso tutto nuovo del mistero, che permane nell'opera anche a lettura ultimata. Diremo anzi che scavando oltre la superficie più esterna delle simbologie, addentrandoci a nostra volta in quella foresta così vasta e ossessionante, sarà proprio il mistero ad imporsi come caratteristica ultima della narrazione: il mistero del nostro essere uomini, del mondo che ci circonda, delle fantasie che ci assillano. E che questo sia principalmente un discorso in chiave antropologica ci pare dimostrato dall'interesse dello scrittore per la psicologia del protagonista, e per come vengono di continuo rintracciati i nessi tra l'ambiente e il suo modo d'agire. Saremmo tentati di allacciarci ai più recenti risultati dell'antropologia strutturalista, ma ci pare che i richiami interni del romanzo siano già abbastanza espliciti di per sé. Nei tre racconti che seguono, pur con la necessaria diversità d'intonazione, Catani riprende e sviluppa le conclusioni qui accennate. Particolarmente significativo I mostri: dove il mostro è appunto l'uomo, e il risultato tecnologico solo un mezzo per arrivare alla più perfetta delle alienazioni. Il discorso non è pessimista per partito preso, o per il semplice gusto d'essere tale: la continua documentazione, il realismo introspettivo, ci forniscono i dati più sinceri d'una ricerca onesta e aperta a tutti i possibili risultati. Nella sfera, una deliziosa variazione sul tema della preveggenza, ha l'atmosfera incantata di certe fantasie bradburyane; con un tocco bucolico tutto particolare, e l'inquietante ambiguità d'un fenomeno scientifico ancora misterioso. La vita di Marion, infine, trova la sua misura migliore nella coerenza stilistica, capace di nobilitare una trama non eccessivamente nuova (interessante, comunque, per il tentativo di fusione tra le strutture della sf e del giallo, sempre in chiave di indagine umana). Resterebbe da parlare dello stile di Catani, ma ci è difficile classificarne oggettivamente i caratteri salienti. Qualche indicazione può essere fornita dalla scelta attentissima, a volte preziosa, dei vocaboli, con sfumature arcaicizzanti d'estrema suggestione; dalla polisemia impressa al testo dall'uso sfumato dei verbi e dei tempi, capaci d'immergere i fatti in una sfera remotissima o concretamente tangibile, a seconda dei casi; dalla stupefacente capacità di conciliare in perfetta armonia due tendenze (quella bucolico/sentimentale e quella scientifico/oggettiva) apparentemente contrastanti. Ma a questo punto il nostro compito si esaurisce, e preferiamo affidarci all'opinione dei lettori, che dovrebbero senz'altro sentirsi stimolati dalla novità di questo nostro autore tanto interessante.



Contenuto del volume:

pag. 005 Indice
pag. 007 Introduzione di Vittorio Curtoni e Gianni Montanari
pag. 009 Breve eternità felice di Vikkor Thalimon di Vittorio Catani (romanzo breve)
pag. 055 I mostri di Vittorio Catani (racconto)
pag. 069 Nella sfera di Vittorio Catani (racconto)
pag. 089 La vita di Marion di Vittorio Catani (racconto)
pag. 109 Il prigioniero di Enzo Filosa (racconto)
pag. 123 Fu commessa così questa tortura di Sandro Baliani (racconto breve)
pag. 128 Viaggio in ascensore di Ezio Berti (racconto breve)
pag. 131 La roccia dipinta di Gianni Lucentini (racconto breve)
pag. 134 Elegia di Alberto Cecchetti (racconto breve)
pag. 136 La razza dominante di Mario Fatibene (racconto breve)
pag. 138 ''''3333 di Carlo Maria Elia (racconto breve)