Sinossi romanzo Il mestiere dell'avvoltoio Galassia 226
Questo celeberrimo romanzo di Heinlein, apparso per la prima volta in Italia più di dodici anni fa sulle pagine di questa stessa collana, in un fascicolo da tempo ormai esaurito, inaugura doverosamente le ristampe che Galassia ha deciso finalmente di distillare per i suoi lettori.
Perché la scelta di Il Mestiere dell’Avvoltoio per tagliare il nastro augurale? Il motivo è abbastanza semplice: nella vasta produzione di Heinlein questo romanzo occupa un posto a parte, situandosi a mezza strada fra la fantascienza e l’horror con una vena di fantasy, senza dimenticare alcuni moduli classici del romanzo poliziesco. Pubblicato su Unknown nel 1942. Il Mestiere dell’Avvoltoio è davvero uno dei romanzi ‘magici’ di Heinlein, dove l’autore sembra districarsi finalmente da certe preoccupazioni ideologiche per concentrarsi nella costruzione di un romanzo magistrale ed e legante caratterizzato da una fantasia a dir poco infernale, e che non risente affatto dei suoi trentacinque anni di età. È l’unico romanzo di Heinlein. anzi, il cui inizio è ormai considerato un classico a parte: perché Jonathan Hoag si ritrova sempre una patina marrone sotto le unghie? E perché egli crede che si tratti di sangue? Soltanto Heinlein, forse, poteva rispondere in modo così sorprendente ad entrambi questi interrogativi.
Contenuto del volume:
pag. 005 Introduzione di Gianni Montanari (introduzione)
pag. 007 Il mestiere dell'avvoltoio (The Unpleasant Profession of Jonathan Hoag, 1942) di Robert A. Heinlein trad. Luigi Cozzi (romanzo)
pag. 123 Monica, Monica di Gianluigi Pilu (racconto)
pag. 139 Pagina Due di Gianni Montanari (rubrica)
pag. 142 Note sul piccolo schermo di Gianni Montanari (articolo)
pag. 146 Fantalibri (saggistica)
pag. 148 La posta dello S.F.B.C. (saggistica)