Sinossi romanzo I corridoi del tempo Galassia 110
Titolo: I corridoi del tempo | |
Autore: Andre Norton | |
Titolo originale: The Crossroads of Time | |
Pubblicazione originale: 1956 | |
Serie: | |
Data pubblicazione: 15/01/1970 | |
Collana: Galassia #110 | |
Editore: Casa Editrice La Tribuna | |
Traduttore: Filippo Osvaldini | |
Copertina: Ferruccio Alessandri | |
Numero pagine: 192 | |
Isbn: |
Molti romanzi sono stati scritti sui viaggi nel tempo, molti autori hanno costruito mondi paralleli, diverse dimensioni, ipotesi singolari e a volte ricche di fascino. Ricordiamo alcuni esempi tra i più famosi, tra i più recenti, a esempio, lo stesso Villaggio dei Fiori Purpurei di Clifford Simak, o il vecchio L'Altra Dimensione di Murray Leinster, o perfino Bivi nel tempo dello stesso autore (particolarmente propenso a trattare questo tema).
La cosiddetta "fantascienza temporale" ha affascinato autori delle più diverse scuole, e delle più diverse tendenze stilistiche e tematiche. Dalle parodie di Philip K. Dick alle follie di mediocrissimi artigiani francesi come Richard Bessière, dalle esemplari e lucide esposizioni di lsaac Asimov alle introverse visioni di A. E. van Vogt, non c'è autore che non si sia dedicato al tema dei viaggi nel tempo e negli "universi compossibili", durante la sua attività. Si tratta di un sogno antico dell'uomo, antico quanto il mondo, potremmo ben dire, si tratta di una delle impossibilità più grandi della scienza, un'impossibilità però soltanto relativa, legata com'è a un particolare momento della nostra tecnologia. Nessuno ci vieta di pensare, perciò, che in un futuro più o meno lontano possa venire spezzata dalla scienza anche la frammentaria e mitica "barriera del tempo", una barriera che non è facile afferrare e intuire, se non alla fantasia e alle capacità dello scrittore e del sognatore. Tema inoltre, tra quelli di più facile presa popolare, e questo giustifica l'ondata di scrittori, anche di mediocre valore, che si sono cimentati in esso, sulla scia, in genere, di due grandi modelli: l'ormai classica Macchina del Tempo di Wells, e l'ugualmente classica Legione del Tempo di Jack Williamson. I romanzi successivi hanno mutuato il tema del "libero balzo" nel tempo e della teoria probabilistica di Williamson, come molti sapranno. Andre Norton, l'autrice americana che ha scritto questo romanzo — di piacevole, facile e immediata lettura — è notissima negli Stati Uniti per essere da tempo sulla vetta delle classifiche di vendita dei volumi di fantascienza. La Norton, in possesso di una fantastica disinvoltura di esposizione, non raggiunge mai, questo è certo, o almeno le raggiunge assai raramente, le vette dell'arte, non distaccandosi cioè dal dignitoso artigianato: si tratta di un'autrice che confeziona le proprie storie, e le vende a un pubblico che altro non chiede se non di trascorrere un'ora o due di piacevole lettura, senza troppi problemi e in sana tranquillità. Classico esempio di professionismo, la Norton da anni non fallisce un bersaglio. Abbiamo pertanto inteso presentarla con uno dei suoi migliori romanzi (di fantascienza: perché bisogna pure aggiungere che la Norton è anche sensibilissima autrice di fantasy, un campo che spesso sceglie raggiungendo risultati anche superiori) al pubblico italiano che la conosce attraverso pochissimi esempi.
Contenuto del volume:
pag. 005 Introduzione di Ugo Malaguti
pag. 007 I corridoi del tempo (The Crossroads of Time, 1956) di Andre Norton trad. Filippo Osvaldini (romanzo)
pag. 155 Questione di diritto di Alberto diamanti (racconto)
pag. 170 Lo stregatto di Domenico Parodi (racconto breve)
pag. 177 Pianeta in gioco di Agostino Messineo (racconto breve)
pag. 178 Nascita di "una piacente" di Agostino Messineo (racconto breve)
pag. 179 Alternativa di Agostino Messineo (racconto breve)
pag. 181 Gli occhi per piangere di Gabriella Scialdone (racconto breve)