Sinossi romanzo La fine della paura Galassia 55
Titolo: La fine della paura | |
Autore: Harry Harrison | |
Titolo originale: Plague from Space | |
Pubblicazione originale: 1965 | |
Serie: | |
Data pubblicazione: 01/07/1965 | |
Collana: Galassia #55 | |
Editore: Casa Editrice La Tribuna | |
Traduttore: Lella Pollini | |
Copertina: Rocco Borella | |
Numero pagine: 192 | |
Isbn: |
Sebbene sia arrivato con un certo ritardo sulla scena della science fiction internazionale, dopo aver svolto diverse attività in vari paesi del mondo, Harry Harrison si sta rifacendo in modo fulmineo del tempo perduto. Solo un anno fa, doveva ancora redigere la stesura definitiva di quello che è forse il suo capolavoro, The Galactic Hero. Oggi, quel romanzo è stato acquistato da ben quattro editori di lingua inglese; una delle maggiori editrici americane, la Doubleday, gli ha praticamente commissionato questo Plague from Space; ha quasi ultimato la stesura di un altro importante romanzo sul problema della sovrappopolazione; ha ricevuto l'incarico di realizzare una antologia di science fiction antropologica, per la quale scriverà l'introduzione addirittura Margaret Mead, uno dei più celebri antropologi del mondo; e ora, per la seconda volta consecutiva, un suo romanzo appare in una traduzione straniera prima ancora che nell'edizione originale, come già avvenne per The Galactic Hero, un avvenimento che ci sembra non si sia mai verificato per nessun altro autore di science fiction. Si può considerare Harry Harrison, oggi, come uno degli autori di science fiction sulla cresta dell'onda, ormai consacrato nella schiera dei migliori da quell'ironico e scottante romanzo che è Un eroe galattico.
Tuttavia, i lettori che nella stragrande maggioranza, hanno accolto con approvazione Un eroe galattico e, in precedenza, L'ingegnere etico, si aspetteranno di ritrovare in La fine della paura l'Harrison satirico e pungente che già conoscono: invece, con la versatilità che distingue i più noti specialisti, Harrison questa volta ha completamente cambiato registro: La fine della paura è un romanzo profondamente drammatico, costruito a suspense su schemi ormai classici. Il tema del morbo dallo spazio ha numerosi precedenti in science fiction: basterebbe ricordare il romanzo dallo stesso titolo, Plague from Space, di George O. Smith (uno dei tanti Smith celebri della fantascienza). Poteva essere, da parte di Harrison, un atto di presunzione o un cosciente tentativo di saggiare le proprie forze su un banco di prova di questo genere. A giudicare dal risultato, si può affermare che è vera la seconda ipotesi: il tema classico acquista, nel romanzo di Harrison, una tensione costante, una forza realistica e un equilibrio ammirevoli. Con un gesto simpatico, Harrison ha scelto come protagonista del suo romanzo un italo-americano, il dottor Sam Bertolli: La fine della paura è uno dei pochissimi romanzi americani di sf, se non l'unico, ad avere un protagonista dal nome italiano. Poichè conosce bene il nostro paese, Harrison ha rinnegato il vecchio cliché dell'italoamericano gangster o miserabile, ma ha conservato a Sam Bertolli le qualità e i difetti tipici degli italiani: ne ha fatto un uomo impulsivo, ostinato, ribelle, ma dotato di coraggio e di intelligenza prontissimi. E, al fianco di Sam Bertolli, troviamo un'altra figura che per molti costituirà una sorpresa: quella di Cleaver Burke. Alcuni lettori — molto pochi, per la verità — hanno criticato in Un eroe galattico l'antimilitarismo di Harrison; secondo loro, Harrison, anzichè puntare il dito contro gli eccessi pericolosi di un sistema, avrebbe generalizzato, qualificando i militari, in quanto tali, di egoisti, di incompetenti e di incoscienti. Quasi a smentire queste affermazioni imprecise, ecco il deuteragonista di La fine della paura: il generale Burke, un militare di stampo antico, tradizionalista, temutissimo dai subordinati e dai politicanti. Eppure, Cleaver Burke è l'unico, in un mondo di uomini politici impazziti dalla paura e spinti a misure catastrofiche, a conservare la lucidità e la ragione: si serve del suo potere e dei suoi uomini per organizzare una azione che confina con la ribellione e che pure, in quel momento, è la sola speranza di salvare l'umanità. Costruito con eccellente abilità tecnologica e con un calcolato effetto di suspense, Plague from Space è già considerato, dai direttori delle collane che si sono affrettati ad assicurarsene i diritti per la pubblicazione nella lingua originale, un piccolo classico del genere: di completa tradizione fantascientifica nello spirito più ortodosso alla Analog, eppure robustamente moderno.
Contenuto del volume:
pag. 002 Sommario
pag. 003 Presentazione di Roberta Rambelli (introduzione)
pag. 006 La fine della paura (Plague from Space, 1965) Harry Harrison trad. Lella Pollini (romanzo)
pag. 172 Rommie 4/7 (fumetto)
pag. 174 La biblioteca di Galassia di Luigi Cozzi (rubrica)
pag. 180 La posta Galattica (rubrica)
pag. 183 Psico di Luigi Naviglio (racconto breve)