Il cuore del serpente - Galassia 26

22 giugno 2022 Il cuore del serpente - Galassia 26

Il cuore del serpente - Galassia 26 -

Sinossi romanzo Il cuore del serpente Galassia 26

Sinossi del romanzo Il cuore del serpente Galassia 26
Titolo: Il cuore del serpente
Autore: Ivan Efremov La copertina di Il cuore del serpente - Galassia 26
Titolo originale: Cor Serpentis (Сердце Змеи) (Cor Serpentis (Serdce zmei))
Pubblicazione originale: 1959
Serie:
Data pubblicazione: 15/02/1963 - 15/03/1963
Collana: Galassia #26
Editore: Casa Editrice La Tribuna
Traduttore: Maurizio Gavioli
Copertina:
Numero pagine: 160
Isbn:



Cari amici, ormai Galaxy ha violato il nostro piccolo segreto editoriale e la sorpresa Efremov non è più una sorpresa in assoluto. Comunque, eccovi Il Cuore del Serpente: che è, in realtà, uno dei più famosi e celebrati romanzi brevi della science-fiction mondiale. Jacques Bergier, nella prefazione all'antologia Feltrinelli, ha scritto che questo romanzo è uno dei tre che assicurano al suo autore «il posto di grande della fantascienza russa e, tout court, della letteratura contemporanea sovietica ». E.J. Carnell, direttore delle tre famose riviste inglesi New Worlds Science Fiction, Science Fantasy e Science Fiction Adventures ed autore di ottime antologie, ha affermato: «E' la migliore storia sul primo incontro tra terrestri ed extraterrestri che mi sia mai capitato di leggere ». E questo è il parere di Isaac Asimov: «Il Cuore del Serpente mi è piaciuto: è importante che quest'opera venga giudicata "nobile" perchè sradica parecchi preconcetti americani sul conto dei russi... E' la versione del "primo contatto" fra terrestri ed extraterrestri, fondata sull'amore e sulla comprensione reciproca ». Mi auguro che questo romanzo possa conquistare, dopo l'approvazione di Asimov, Di Bergier e di Carnell, anche la vostra approvazione; è infatti un'opera molto notevole per la sua profonda umanità, per la sua esattezza scientifica, per lo slancio sincero con cui l'autore auspica l'avvento di una società in cui, superati i contrasti contingenti, gli uomini si avviino uniti alla conquista pacifica dell'universo. L'autore, Ivan Efremov, un ex-marinaio che è riuscito a laurearsi in biologia ed in ingegneria mineraria ed a diventare uno scienziato famoso (ha guidato parecchie spedizioni scientifiche in Asia ed insegna paleontologia in un'Università sovietica), è una figura estremamente simpatica e degna di ammirazione; le sue opere si distinguono per la serietà, per l'impegno, per l'amore della conoscenza e della pace. Penso che questo sarà un incontro veramente interessante per il pubblico specializzato. Come avrete già notato, questo numero di Galassia ha 160 pagine — e d'ora innanzi sarà sempre così. Lo spazio disponibile in questo fascicolo è degnamente occupato da racconti russi, americani ed italiani: Mema di Anatoli Dneprov, che vi presenta un automa superrazionale, superintelligente e piuttosto preoccupante; Una pietra dalle stelle di Valentina Zuravleva, che vi farà scoprire il mondo affascinante dei bio-automi; un racconto del solito sublime Bob Sheckley; una « storia metafisica» di Andrea Canal; ed il racconto di un altro dei migliori autori italiani, quell'Ugo Malaguti che, dopo una produzione avventurosa ed esoterica dignitosa ma non eccezionale, si è rivelato di colpo come autore di science-fiction sociologica, dando via libera alla sua straordinaria congenialità con la tematica e l'atmosfera della narrativa di Fred Pohl, del quale non esito a considerarlo come il discepolo più promettente e più degno. Il mese prossimo, non dimenticatelo, ci sarà il romanzo di James Blish, I tetraploidi, ed un lungo racconto di Isaac Asimov, La notte morente. E a proposito del nostro Isaac, debbo darvi una splendida notizia in anteprima assoluta: il suo romanzo più famoso I, Robot (ignorato per anni ed anni dalle riviste specializzate italiane, come altri autentici capolavori americani ed inglesi), uscirà fra breve in una collana letteraria della Casa Editrice Bompiani. I, Robot, che sto traducendo proprio in questi giorni, è universalmente considerato uno dei quattro o cinque romanzi fondamentali della science-fiction mondiale: la sua pubblicazione in una collana letteraria ha un'importanza particolare, poiché dimostra che la science-fiction, quando è veramente valida, viene accettata, senza difficoltà, a parità di diritti con la letteratura nobile. D'altra parte, la science-fiction sta attraversando attualmente, in Italia, un periodo di particolare fortuna. Il venticinque gennaio scorso, in una brillante inchiesta radiofonica di Emilio Pozzi, personalità della cultura italiana come Piovene e Strehler hanno dichiarato la propria fiducia nella science-fiction come in una nuova e valida formula letteraria. E la televisione sta preparando a sua volta un'inchiesta sullo stesso argomento, affidata ad Enzo Tortora, uno dei più popolari presentatori italiani. Il 1963 si annuncia, quindi, come un anno d'oro per la science-fiction. Naturalmente, anche la Casa Editrice La Tribuna sta preparando alcune sorprese di lusso: un po' di pazienza, per favore, e vedrete!

Roberta Rambelli


Contenuto del volume:

pag. 2a cop. Previsioni di Roberta Rambelli (saggistica)
pag. 003 Il cuore del serpente (Cor Serpentis (Сердце Змеи) (Cor Serpentis (Serdce zmei)), 1959) di Ivan Efremov trad. Maurizio Gavioli (romanzo breve)
pag. 075 Mema (Суэма (Suema)) di Anatolij Dneprov trad. Maurizio Gavioli (racconto)
pag. 106 Una pietra dalle stelle (Голубая планета (Golubaya planeta), 1959) di Valentina Zuravleva trad. Maurizio Gavioli (racconto)
pag. 122 Modello sperimentale (Early Model, 1956) di Robert Sheckley trad. Roberta Rambelli (racconto breve)
pag. 145 Decisione indefinita di Andrea Canal (racconto breve)
pag. 151 Chi ha ucciso il pettirosso? di Ugo Malaguti (racconto breve)
pag. 160 Recensione di Roberta Rambelli (saggistica)