Sinossi romanzo I ribelli di Treason Cosmo Argento 202
Titolo: I ribelli di Treason | |
Autore: Orson Scott Card | |
Titolo originale: Treason | |
Pubblicazione originale: 1988 | |
Serie: | |
Data pubblicazione: 01/09/1989 | |
Collana: Cosmo Argento #202 | |
Editore: Editrice Nord | |
Traduttore: Gianluigi Zuddas | |
Copertina: David B. Mattingly | |
Numero pagine: 286 | |
Isbn: 9788842902041 |
Lanik Mueller, erede di una delle più ricche e potenti Famiglie del pianeta Treason, non si stupisce per l'occasionale crescita di un organo o di un arto qualsiasi: è sufficiente rimuoverlo e il suo corpo guarirà in brevissimo tempo. Ma come si spiega questa straordinaria facoltà? Tremila anni prima, i capostipiti delle Famiglie di Treason si macchiarono di un orribile crimine verso la Repubblica interstellare e furono brutalmente esiliati sul pianeta, costretti a sottostare a una severa legge di segregazione. Ma ognuno dei ribelli era un genio nel proprio campo, e tale era anche il primo Mueller, un genetista specializzato in ricerche sulla rigenerazione dei tessuti, le cui applicazioni consentirono alla sua stirpe di acquisire proprietà inaudite. Un crudele destino ora attende però Lanik, che viene scacciato dalla propria Famiglia e costretto a vivere un'odissea senza fine su Treason, dove imparerà ad assimilare i doni preziosi di ogni Famiglia, tra i più vari e sconcertanti. Basta pensare infatti all'originaria abilità di ciascun fondatore per immaginare i più folli e sensazionali sviluppi: il primo Nkumai, ad esempio, era un fisico, il primo Schwartz un geologo, Allison un teologo, Ku Kuei un filosofo. I loro poteri sfiorano l'incredibile, arrivando a operare veri e propri miracoli, come rallentare o accelerare il corso del tempo, provocare cataclismi e proiettare illusioni così perfette da convincere chiunque, ed altre strane e misteriose facoltà che toccherà all'ignaro Lanik scoprire.
Contenuto del volume:
pag. Presentazione di Piergiorgio Nicolazzini (introduzione)
pag. 001 I ribelli di Treason (Treason, 1988) di Orson Scott Card (romanzo)
pag. 284 Nota dell'autore di Orson Scott Card (introduzione)