Sinossi raccolta La ragazza dai capelli scuri Oscar Moderni
nota: *versione cartacea formato tascabile
Tra considerazioni personali, rievocazioni di sogni, messaggi, misticismo, illuminanti riflessioni sui confini di ciò che è "umano", in queste pagine Dick si mette a nudo, svelando le proprie ossessioni e la propria ricerca di un senso, e offrendo al lettore una preziosa occasione per cogliere la decisiva, mai lineare connessione tra la sua arte e la sua vita.
Nel 1972, tra la fine del quarto matrimonio e la convivenza con quella che sarebbe diventata la sua quinta moglie, Philip K. Dick entrò in una fase di blocco creativo. Per mesi non scrisse nulla, se non il testo di una conferenza tenuta a Vancouver, Uomo, androide e macchina, alcuni versi e una serie di missive, che riunì sotto il titolo La ragazza dai capelli scuri a formare «una collezione di lettere personali e di sogni a cui spetta il degno compito artistico di dipingere ciò che di nobile e bello c'è nell'umanità». Rifiutata da diversi editori, la silloge vide la luce postuma nel 1985, arricchita da una serie di ulteriori scritti. Libro di straordinaria sincerità, è il racconto potente e inquieto del complicato rapporto tra Dick e le donne, che si tratti della madre, della gemella morta a pochi giorni di vita, delle mogli e delle innumerevoli "ragazze dai capelli scuri" che hanno popolato il suo immaginario, i suoi desideri e i suoi libri.
Contenuto del volume:
pag. 003 Indice
pag. 004 Il libro (presentazione)
pag. 005 L'autore (biografia)
pag. 006 Dedica
pag. 007 La ragazza dai capelli scuri (The Dark-Haired Girl, 1988) di Philip K. Dick trad. vari (raccolta)
pag. 008 Introduzione di Paul Williams trad. Stefano Andrea Cresti (prefazione)
pag. 000 la ragazza dai capelli scuri (The Dark-Haired Girl, 1988) di Philip K. Dick trad. Stefano Andrea Cresti (lettere)
pag. 000 L'androide e l'umano (The Android and the Human, 1972) di Philip K. Dick trad. Gabriele Giorgi (saggio)
pag. 000 Poesia (Poem, 1972) di Philip K. Dick trad. Stefano Andrea Cresti
pag. 000 L'evoluzione di un amore vitale (The Evolution of a Vital Love, 1972) di Philip K. Dick trad. Federico Cenci (Nota Autobiografica)
pag. 000 Lettere (Letters to Edgard Dick) di Philip K. Dick trad. Stefano Andrea Cresti (lettera al padre)
pag. 000 Uomo, androide e macchina (Man, Android and Machine, 1975) di Philip K. Dick trad. Maurizio Nati (saggio)
pag. 000 Lettera (Letter to Laura Dick, 1981) di Philip K. Dick trad. Stefano Andrea Cresti (lettera alla figlia)
pag. 000 Ciao, Vincent (Goodbye, Vincent, 1972) di Philip K. Dick trad. Stefano Andrea Cresti (racconto)
