Sinossi romanzo Moxyland. O giochi o muori Narrativa Fanucci
Portando le tendenze edonistiche della società alle loro estreme conseguenze, Moxyland – O giochi o muori mina in modo satirico l’idea che il progresso sia il principe azzurro in sella a un cavallo bianco venuto a salvare la nostra società. Credi davvero di capire cosa sta succedendo? Di sapere chi è realmente al potere? Non ne hai una cazzo d’idea.
«Moxyland – O giochi o muori fa un sacco di cose, in modo magistrale, che la fantascienza non immagina nemmeno di poter fare.» - William Gibson
«Siamo di fronte alla forma larvale di un nuovo tipo di fantascienza, che si fa strada azzannando le viscere di quel bruco paralizzato che è oramai il cyberpunk.» - Charles Stros
«Una corsa in technicolor sulle montagne russe attraverso un inferno abbagliante.» - André Brink
Una favola high-tech convincente in modo spaventoso, "Moxyland. O giochi o muori" segue quattro narratori che vivono in un futuro prossimo distopico così vicino a noi da sembrare realtà. In una Cape Town distopica e futuristica, Kendra, dopo aver abbandonato la scuola d’arte, si fa notare per un progetto di marketing nel settore della nanotecnologia; Lerato, un’ambiziosa orfana nata da genitori malati di Aids, trama per cambiare azienda; Tendeka, un attivista dalla testa calda, sta diventando sempre più rabbioso; Toby, un blogger spregiudicato, scopre che i videogiochi a cui si dedica per denaro nascondono molto di più. Oltre alla folle avventura che cambierà per sempre le loro vite, questa storia è ricca di idee audaci e contagiose e mette insieme uno spietato governo di apartheid aziendale, videogiochi, cani da guerra biotecnologici, identità online sfuggenti, un club di calcio di periferia, un marchio che crea dipendenza e arte geneticamente modificata.
Contenuto del volume:
pag. 003 Dedica
pag. 004 Moxyland. O giochi o muori (Moxiland, 2008) di Lauren Beukes (romanzo)
pag. 250 Ringraziamenti
pag. 252 Le cellule staminali di Moxyland. O giochi o muori
pag. 254 Stencil