Sinossi raccolta Linee d'ombra Odissea Digital Fantascienza 152
Titolo: Linee d'ombra | |
Autore: Daniela Piegai | |
Titolo originale: Linee d'ombra | |
Pubblicazione originale: 2024 | |
Serie: | |
Data pubblicazione: 28/05/2024 | |
Collana: Odissea Digital Fantascienza #152 | |
Editore: Delos Digital | |
Traduttore: | |
Copertina: Franco Brambilla | |
Numero pagine: 232 | |
Isbn: 9788825429251 |
Quattro novelle dal tempo in cui perfino le ombre splendono di promesse. Una riflessione sul doloroso amore per la vita espressa attraverso un testo-metafora struggente e bellissimo.
I quattro romanzi brevi di Daniela Piegai qui presentati costituiscono un piccolo corpus compatto per ispirazione, atmosfera, svolgimento narrativo, che data poco oltre i primi anni Duemila, quando l'autrice ha rarefatto la pubblicazione ma non la scrittura e privilegia, appunto, la misura ibrida del romanzo breve, che per altro le è splendidamente congeniale.
Irene e Alice in La linea di confine, Barbara e Giulia (ma anche Gianni, Paolo, Dante) in Lupus in tabula, Maria in Peter dei miracoli e infine la Piccolina in L'imbianchino di anime, dopo aver lasciato dietro di sé l'infanzia e aver conosciuto l'incanto della prima giovinezza, ove «perfino le ombre splendono di promesse», approdano alla consapevolezza che quel tempo è finito e non tornerà, che occorre affrontare la responsabilità dell'età adulta, anche se ancora vorrebbero indugiare, ancora un poco, nella viriditas della vita.
Contenuto del volume:
pag. 003 Indice
pag. 004 Il libro (presentazione)
pag. 005 L'autore (biografia)
pag. 006 Introduzione di Laura Coci
pag. 007 Linee d'ombra (Linee d'ombra, 2024) di Daniela Piegai (raccolta)
pag. 007 La linea di confine (La linea di confine, 2024) di Daniela Piegai (racconto lungo)
pag. 007 Lupus in tabula (Lupus in tabula, 2024) di Daniela Piegai (racconto lungo)
pag. 007 Peter dei miracoli (Peter dei miracoli, 2024) di Daniela Piegai (racconto lungo)
pag. 007 L'imbianchino di anime (L'imbianchino di anime, 2024) di Daniela Piegai (racconto lungo)
pag. 230 Nota al testo di Roberto Del Piano