Sinossi raccolta La torcia cadente Galassia 38
Titolo: La torcia cadente | |
Autore: Algis Budrys | |
Titolo originale: The Falling Torch | |
Pubblicazione originale: 1959 | |
Serie: Michael Wireman | |
Data pubblicazione: 15/01/1964-15/02/1964 | |
Collana: Galassia #38 | |
Editore: Casa Editrice La Tribuna | |
Traduttore: Roberta Rambelli | |
Copertina: Gerard Quinn | |
Numero pagine: 160 | |
Isbn: |
Recensito da Floyd Gale, su Galaxi, con le quattro stellette che corrispondono a "ottimo", La torcia cadente è un romanzo insolito di un autore insolito. Nelle sue linee generali, la vicenda appartiene al filone più tradizionale della science-fiction; una Terra occupata dagli Invasori e un giovane cui spetterà la missione di liberarla. Ma, secondo la linea attuale della science-fiction, che oltre a trovare nuovi filoni e nuovi temi, si occupa del rinnovamento dei vecchi schemi classici, lo svolgimento di questa vicenda è completamente antitradizionale. La descrizione del Governo Terrestre in Esilio è fatta con smarrita pietà, anziché con i rituali squilli di tromba della fantascienza avventurosa; il giovane prescelto per la missione perchè figlio del Presidente è scialbo, malsicuro, incerto, vagamente conscio della necessità di trovare un popolo o una fazione cui senta di appartenere realmente; l'esercito di liberazione terrestre non ha assolutamente nulla a che vedere con gli eroici eserciti partigiani che sono esistiti nella realtà negli ultimi decenni e che sono serviti logicamente come modelli per molti altri romanzi di fantascienza; gli Invasori, perfettamente umani, sono esseri benevoli, amati e stimati dalla popolazione della Terra invasa, cui hanno soltanto tolto l'iniziativa politica portando in cambio benessere, ordine pacifico, serenità. Così il giovane protagonista, Michael Wireinan occupato soprattutto a risolvere la propria crisi spirituale prima di adempiere i propri impegni, si lascerà affascinare, a un certo punto, dalla civiltà degli Invasori, e tenterà di farsi assorbire da loro, senza neppure porsi il problema del tradimento; e solo più tardi, attraverso l'acquisita coscienza di essere un individuo comune, simile e non migliore rispetto a coloro che deve liberare, avrà la sua crisi risolutiva. Peraltro, anche qui c'è un tocco tradizionale: la rivoluzione, che per altri autori meno sofisticati di Budrys costituirebbe il pezzo forte della vicenda, e che qui è solo intravista: il protagonista ha discusso dettagliatamente il suo probabile svolgimento, e quindi l'autore, a un certo punto, sottintende questa rivoluzione — attuatasi secondo le previsioni di Michael Wireman — forse per sottolineare con maggiore enfasi la lucidità dello sconcertante protagonista, presentando invece del trito svolgimento obbligato d'una insurrezione generale, la sua conclusione inquietante e un po' amara. Più che la storia di una rivoluzione, La torcia cadente è il ritratto psicologico di una rivoluzione, secondo il caratteristico stile di Budrys. Il mese prossimo, Galassia presenterà un romanzo di Keith Laumer, un autore che si è fatto conoscere anche in Italia grazie ai suoi racconti apparsi su Galaxy e che negli Stati Uniti ha avuto l'onore di essere citato da Damon Knight in A century of science-fiction come il creatore (appunto nel romanzo I mondi dell'Impero che leggerete in marzo) di una concezione assolutamente nuova nella ipotizzazione degli universi simultanei. Knight ha accolto nella sua notissima antologia il brano-chiave del romanzo: ma Galassia lo pubblicherà integralmente. Altre novità? Ve ne sono state e ve ne sono, belle e meno belle. Se il 1963 è stato un anno di "apertura" verso la sf, il 1964 si annuncia con un anno pirotecnico. Una delle notizie più belle riguarda 1'SFBC e (mi permettete di pavoneggiarmi almeno un pochino?) me. Il terzo volume, attualmente in corso di stampa, è un'antologia personale che Isaac Asimov ha composto appositamente per quella collana, scegliendo, dalle più note antologie americane, i suoi migliori racconti inediti in Italia; egli ha completato l'opera dedicando il volume a me. E questa, credete, è una soddisfazione enorme per chi si da da fare in favore della buona science-fiction. Non che le soddisfazioni manchino, intendiamoci, tutt'altro, ma questa è specialissima. Su due o tre fronti sono in preparazione novità veramente grosse. L'Operazione Giulio Cesare, di cui vi ho accennato qualche mese fa, è in pieno svolgimento; anche l'operazione Galaxy è a buon punto e fra qualche mese si comincerà a vedere i primi risultati: il lavoro di "mietitura" continua. Ma, naturalmente, nemmeno l'SFBC perde il passo (lasciate fare anche a me un po' di autopubblicità, amici?) e sta preparando alcune sorprese non inferiori a quelle Van Vogt ed Asimov. Promesso. C'è sempre in programma un famoso romanzo di un famoso Premio Hugo: i diritti sono già stati acquistati da un pezzo, e sarebbe comparso come terzo volume,, se Isaac non si fosse offerto di realizzare una "personale" che ha immediatamente acquisito diritto di precedenza assoluta. Comunque, ci risentiamo fra un mese, d'accordo?
Contenuto del volume:
pag. 003 Presentazione di Roberta Rambelli (introduzione)
pag. 005 La torcia cadente (The Falling Torch, 1959) di Algis Budrys trad. Lucia Morelli (romanzo)
pag. 005 La torcia cadente parte prima (Falling Torch, 1958) di Algis Budrys trad. Lucia Morelli (racconto)
pag. 053 La torcia cadente parte seconda (The Man Who Did Not Fit, 1959) di Algis Budrys trad. Lucia Morelli (racconto)
pag. 108 La torcia cadente parte terza (Hot Potato, 1959) di Algis Budrys trad. Lucia Morelli (racconto)
pag. 158 Gazzettino (rubrica)
pag. 159 Il solco di Sandro Gugliemone (racconto breve)