Sinossi romanzo Gli infiniti ritorni Urania 272
Titolo: Gli infiniti ritorni | |
Autore: Marren Bağels | |
Titolo originale: | |
Pubblicazione originale: | |
Serie: | |
Data pubblicazione: 31/12/1961 | |
Collana: Urania 272 | |
Editore: Arnoldo Mondadori | |
Traduttore: Patrizio Dalloro | |
Copertina: Karel Thole | |
Numero pagine: 128 | |
Isbn: |
Secondo le teorie di uno scienziato inglese, il naturalista Philippe Lutley Sclater, nell'epoca Terziaria un immenso continente sorgeva sull'area occupata ora dalle acque dell'Oceano Indiano. Sempre secondo lo Sclater, quella sarebbe stata la mitica Lemuria. I sostenitori dell'esistenza di quell'ipotetico continente attribuiscono la sua scomparsa a un cataclisma di natura e cause imprecisabili. Per provare l'esistenza della Lemuria alcuni si rifanno al "Libro di Dzyan", misterioso documento inciso su tavole d'oro, scritto in versi incomprensibili se non ai seguaci delle teorie esoteriche, e secondo il quale sulla Terra si sarebbero avute diverse "età" contraddistinte dall'esistenza di varie "razze-madri". E' al "Libro di Dzyan", e alle ipotesi di Sclater, che il giovane autore di questo romanzo si è ispirato per raccontare le suggestive avventure di Vagiri attraverso tempi paesi e uomini, l'ultimo dei quali sarà Lao-Tse, il filosofo cinese che la tradizione fa nascere nella Cina settentrionale, nell'anno 604 a.C., e che, secondo la leggenda, fu visto per l'ultima volta mentre andava verso il confine nord-occidentale dell'Impero a cavallo di una vacca grigia.
Contenuto del volume:
pag. 003 Gli infiniti ritorni di Marren Bağels (romanzo)
pag. 117 Una storia da non credere 7/7 di Julian Berry (racconto lungo a puntate)