Sinossi romanzo La città proibita I Classici della Fantascienza 23
Titolo: La città proibita | |
Autore : Leigh Brackett | |
Titolo originale: The Long Tomorrow | |
Pubblicazione originale: 1955 | |
Serie: | |
Data pubblicazione: 01/05/1976 | |
Collana: I Classici della Fantascienza #23 | |
Editore: Libra Editrice | |
Traduttore: Ugo Malaguti | |
Copertina: Allison | |
Numero pagine: 304 | |
Isbn: |
Che cos'è Bartorstown? Un mito, una leggenda, un sogno, oppure una realtà? Len Colter e suo cugino Esaù fuggono dalla loro casa, per raggiungere quel luogo mitico, e lasciano anche la pace e la sicurezza, gli anni felici della loro infanzia, per iniziare un duro e faticoso cammino verso la maturità. Perché una cappa sembra discesa sul mondo: una cappa di odio, d'ignoranza, di presunzione. Da quando la Distruzione è calata sul mondo, la superstizione e l'ignoranza regnano sovrane: la Distruzione, provocata dallo scatenarsi delle forze dell'atomo, che si sono infine ribellate all'uso sbagliato che l'uomo ha fatto della scienza. E gli uomini, sgomenti, hanno interpretato la Distruzione come un castigo di Dio... come un rinnovato Diluvio, mandato agli uomini per il loro cattivo uso del sapere. L'uomo viveva nelle città, e le città sono state distrutte; perciò le città rappresentano il male. Un emendamento alla costituzione degli Stati Uniti impone: "Nessuna città, nessun paese, nessuna comunità con popolazione superiore a duemila abitanti, o con più di duecento fabbricati per miglio quadrato, dovrà essere costruita, o ne verrà permessa l'esistenza, in qualsiasi regione degli Stati Uniti d'America". E la guerra alla civiltà del passato è anche la guerra contro il sapere: le macchine sono proibite, l'istruzione è proibita, e il mondo deve piegarsi a una nuova forma di civiltà contadina e puritana, prospera ma priva di quello stimolo profondo che è lo stimolo dell'uomo a procedere lungo la via del progresso. Ma la superstizione e l'ignoranza non possono durare per sempre…
Contenuto del volume:
pag. 005 La città proibita (The Long Tomorrow, 1955) di Leigh Brackett (romanzo)
pag. 293 Postfazione (introduzione)