Sinossi romanzo Non mordere il sole Saturno 4
Titolo: Non mordere il sole | |
Autore: Tanith Lee | |
Titolo originale: Don't Bite the Sun | |
Pubblicazione originale: 1976 | |
Serie: Don't Bite the Sun #1 | |
Data pubblicazione: 01/01/1978 | |
Collana: Saturno. Collana di fantascienza #4 | |
Editore: Libra Editrice | |
Traduttore: Roberta Rambelli | |
Copertina: Allison | |
Numero pagine: 154 | |
Isbn: |
Esiste una città dove l'utopia si è realizzata: Può essere un paradiso, per una vita lunghissima, un paradiso nel quale ognuno è curato e accudito da robot perfetti, dove ogni giovane è jang e può fare tutto ciò che vuole... suicidarsi per un numero infinito di volte, cambiare il proprio corpo, cambiare sesso, giocare con la vita e avere tutto a disposizione. Ma c'è una persona in questa città che non riesce a trovare la felicità in questo genere di vita. Prevalentemente donna, giovane e irresistibile, vive la propria esistenza tra mille inquietudini, insieme ai suoi compagni e alle sue compagne. Nella città però manca qualcosa... qualcosa che si può trovare forse nel mondo esterno, quella distesa temuta di vulcani che viene attraversata soltanto a bordo a bordo di veicoli corazzati, o che può esistere nella possibilità di avere un figlio, anche se ognuno dovrà decidere se di quel figlio sarà madre o padre. Un libro straordinario, che nessun autore avrebbe mai saputo concepire, e che è stato accolto dalla critica e dal pubblico americani coma la rivelazione di uno straordinario talento, quello di Tanith Lee, una scrittrice capace di spaziare dall'epica classica alla geniale inventiva sociologica con una facilità ed un talento che lasciano sbalorditi. Da molti anni non appariva una nuova scrittrice così ricca di talento: e in tutto il mondo già si parla di Tanith Lee come della scrittrice-guida della fantascienza degli anni 80.
Contenuto del volume:
pag. 005 Introduzione di Ugo Malaguti (saggistica)
pag. 011 Nota del trascrittore di Tanith Lee (saggistica)
pag. 013 Non mordere il sole (Don't Bite the Sun, 1976) di Tanith Lee (romanzo)
pag. 149 Profilo di Tanith Lee (bibliografia)