Sinossi romanzo Neuromante Urania Collezione 2
| Titolo: Neuromante | |
| Autore: William Gibson | ![]()  | 
  
|---|---|
| Titolo originale: Neuromancer | |
| Pubblicazione originale: 1984 | |
| Serie: | |
| Data pubblicazione: 01/03/2003 | |
| Collana: Urania Collezione #2 | |
| Editore: Arnoldo Mondadori | |
| Traduttore: Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli | |
| Copertina: Franco Brambilla | |
| Numero pagine: 336 | |
| Isbn: | 
Il titolo, Neuromante, allude a un doppio gioco di parole, incrocio tra la magia nera del cyberspazio che evoca i fantasmi della mente e un afflato "neo-romantico" di cui il genere non si è mai liberato. Il personaggio di Case, cow-boy della rete mercenario - come i suoi illustri precursori sul grande schermo, Jena ("Snake") Plissken e Rick Deckard -, non è troppo diverso da Philip Marlowe. Il suo disincanto nei confronti del mondo è si congenito e non frutto di lunghe peripezie e disillusioni (Case è un ragazzo di ventiquattro anni), eppure non gli impedisce di mantenere nel modo più assoluto una fortissima connotazione d'umanità, ancorchè decadente. Non solo Case è in tutto e per tutto umano e vulnerabile. Non solo è un ex drogato, ex enfant prodige dell'hacking. Non solo, come il buon vecchio Jena, ha in corpo una bomba chimica a orologeria. Case è anche - proprio per tutti questi motivi - quello che potremmo definire un antieroe positivo, un cow-boy solitario...
dalla prefazione di Wu Ming 4
Per vendetta hanno privato Case della capacità di connettersi al cyberspazio, isolandolo nella prigione del suo corpo materiale. Ora qualcuno è disposto a offrirgli un'alternativa, a ricostruirgli le sinapsi bruciate, a patto che Case porti a termine un'ultima missione... Non è una coincidenza che Neuromante sia uscito due anni dopo Blade Runner, il film di Ridley Scott che rappresenta il "blues" della nuova fantascienza.
Contenuto del volume:
pag. 007 Introduzione. Neuromante: Il gioco degli archetipi di Wu MING 4 (introduzione)
pag. 011 Neuromante (Neuromancer, 1984) di William Gibson (romanzo)
pag. 332 William Gibson di Franco Forte e Giuseppe Lippi (biografia)
