Sinossi romanzo Cyberworld Tascabili Fantascienza 47
Titolo: Cyberworld | |
Autore: Alessandro Vietti | |
Titolo originale: Cyberworld | |
Pubblicazione originale: 1996 | |
Serie: | |
Data pubblicazione: 01/09/1998 | |
Collana: Tascabili Fantascienza #47 | |
Editore: Editrice Nord | |
Traduttore: | |
Copertina: | |
Numero pagine: 224 | |
Isbn: 9788842910664 |
"[...] CyberWorld aprì i battenti ufficialmente il primo gennaio 2048. Era grottesco che un posto dove non esistevano differenze di sesso, di religione, di pelle, dove non si costruivano ghetti, o si praticava l’emarginazione o si combattevano guerre, fosse in realtà un non-luogo, in quanto esisteva solo nell’infinito flusso ottico che, come una linfa binaria, portava la vita informatizzata in ogni angolo del pianeta. Ma per la prima volta nella storia, l’uomo avrebbe potuto dar corpo fisico ai propri sogni. Ben presto, tuttavia, CyberWorld si rivelò molto meno pacifico del previsto. Per sua intrinseca costituzione, infatti, CyberWorld era extranazionale, inoltre consentiva di mantenere un anonimato pressoché impenetrabile. Fu proprio questa estrema libertà a condurre i peggiori ladri di informazioni e i più astuti agenti di spionaggio industriale a precipitarsi a fagocitare senza alcun ritegno tutte le informazioni disponibili. Si rese dunque necessario costituire un Consiglio composto da quaranta persone, che avrebbero dovuto supervisionare il corretto utilizzo e lo sviluppo organico dell’intero sistema. Il Consiglio avrebbe dunque avuto poteri esecutivi, legislativi e giudiziari, anche se nella sua dichiarazione d’intenti si propose di cercare di essere il più invisibile possibile durante il suo operato. Poi venne il CyberCode. Si trattava di un codice di leggi e di regole di comportamento che si ispiravano al vecchio Code for fair information sviluppato nel 1973 dal Dipartimento per la salute, l’educazione ed il benessere degli Stati Uniti. Il 22 febbraio 2050, il CyberCode venne approvato interamente dal Consiglio di CyberWorld, nonostante le violente reazioni di un gruppo tecno-religioso estremista emergente i cui seguaci, trascinati dalle follie visionarie di Angel@01, si fecero chiamare Virtualisti. A questo punto si pose una scelta obbligata. Chi avrebbe dovuto vigilare sull’osservanza e il rispetto dei principi del CyberCode? Fu questo il motivo per cui fu necessario l’istituzione dell’ASCI, l’Agenzia di Sorveglianza Ciber- spaziale Informatica.[...] Alla fine del 2056 si verificò l’incredibile e per certi versi tragica ed inquietante, sequenza di eventi le cui conseguenze hanno condotto a quello che è oggi CyberWorld.
Contenuto del volume:
pag. 005 Cyberworld di Alessandro Vietti (romanzo)
pag. 223 Ringraziamenti (saggistica)